L’idea di risolvere il problema di un’anca usurata rivestendo la testa del femore anziché asportarla e sostituirla risale a molti decenni fa. Sono state tentate diverse combinazioni per quanto riguarda i materiali ma nessuno di questi tentativi ha avuto grande successo perché i risultati non erano buoni come quelli delle protesi che sostituivano la testa femorale.
Solo da pochi anni sono state messe a punto delle protesi di rivestimento che non solo risultano competitive con le protesi tradizionali ma che consentono delle prestazioni migliori. I vantaggi di queste protesi sono numerosi, in primis risiedono nel fatto che la testa femorale non viene asportata e perciò, in caso si rendesse necessario un intervento di revisione 20 o 30 anni dopo il primo impianto, si avrebbe un femore sostanzialmente intatto con tutti i vantaggi che ne conseguono. Inoltre il fatto che la quantità di osso asportata sia minima fa si che il paziente senta l’anca operata molto più naturale e, specie a pazienti giovani e molto attivi, consenta un livello di attività superiore a quello consentito dalle protesi convenzionali. Infine essendo la misura della testa protesica uguale a quello originale della testa del femore il rischio di lussazione della protesi (fuoriuscita della testa femorale dalla cavità acetabolare) è virtualmente assente (la lussazione della protesi è oggi la complicanza più frequente nei primi 10 anni dopo l’impianto). La scelta di impiantare una protesi d’anca di rivestimento deve essere molto oculata con la scelta del paziente ideale per poter massimizzare i benefici di questo impianto. Ormai la trentennale esperienza che si ha con le protesi di rivestimento ha portato alla conclusione che i candidati ideali per tale impianto sono pazienti maschi (è necessaria una testa del femore di grande diametro), giovani, sportivi, con alte richieste funzionali e con interesse al ritorno all’attività agonistica. Il perfetto identikit del tennista Andy Murray oppure del famoso scialpinista Omar Oprandi che entrambi si sono sottoposti ad intervento di protesi d’anca di rivestimento. Questo tipo di intervento ha numerosi vantaggi rispetto all’impianto standard di protesi d’anca ma per la più alta complessità necessita di un’incisione chirurgica più ampia (circa 18 cm) e di chirurghi che svolgono con regolarità e con volumi notevoli questo tipo di intervento.